“Stolen Moments” è un classico del jazz moderno.
Composto da Oliver Nelson nel 1960, è incluso nell’album The Blues and the Abstract Truth. Il brano si è imposto come standard grazie al suo equilibrio tra una melodia semplice e una struttura armonica sofisticata. È costruito su un blues minore di 16 misure, con alcune variazioni. La melodia è sospesa, molto cantabile, e gli accordi favoriscono l’improvvisazione. È un brano perfetto per le jam session.
Il titolo, si racconta, nasce dal fatto che Nelson scrisse il pezzo nei ritagli di tempo, nei “momenti rubati”. L’album fu registrato in un solo giorno, e la prima incisione di “Stolen Moments” fu praticamente un primo take. Si dice che, durante la pausa pranzo della registrazione, Nelson si allontanò un attimo per comprare delle sigarette. Tornò in studio e trovò Evans che, da solo al pianoforte, stava accennando la melodia che Nelson aveva appena scritto su uno spartito abbozzato. Quando gli altri musicisti rientrarono, cominciarono a suonare con lui, senza quasi parlare. Quella che ascoltiamo nel disco è il frutto di quell’improvvisazione spontanea, nata in un momento rubato alla pausa.La spontaneità e l’intesa tra i musicisti furono tali che Nelson decise di tenerla così com’era. La formazione era stellare: Oliver Nelson (sax alto e arrangiamenti),Eric Dolphy (sax alto e flauto),Freddie Hubbard (tromba),Bill Evans (pianoforte),Paul Chambers (contrabbasso), Roy Haynes (batteria) .Bill Evans aggiunse il suo tocco lirico e delicato, mentre Dolphy e Hubbard portarono energia e intensità.
Alcune versioni celebri:
Oliver Nelson (1961) – La versione originale. Impeccabile.
Freddie Hubbard (anni ’70) – Più lirico e caldo, con libertà improvvisativa.
Grant Green (1972) – Soul jazz alla chitarra, molto groove.
Mark Murphy (1978) – Versione vocalese. Intensa, con grande swing.
Ahmad Jamal (1980) – Visione eterea e riflessiva.
The Manhattan Transfer (1991) – Corale, armonicamente elaborata. Celebre tra le versioni vocali.
Phil Woods & Strings (1996) – Con arrangiamenti orchestrali. Romantica, quasi cinematografica.
“Stolen Moments” è uno di quei brani che riesce a unire semplicità melodica e profondità armonica. È perfetto per chi vuole esplorare il blues modale senza scivolare nella banalità. Da decenni viene studiato, suonato e reinterpretato, sia nei conservatori che nei club di tutto il mondo.
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